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Il corpo fra terra e cielo

Vanda Scaravelli nel suo libro Tra terra e cielo (traduzione italiana del 2014 di Awakening the spine), pubblicato nel 1991, ci parla del risveglio della colonna vertebrale grazie alla fondamentale connessione che il corpo umano ha con la forza di gravità e antigravità, ovvero la forza di rimbalzo. Tale forza, così come allinea i pianeti al sole, allinea senza sforzo il corpo umano dalla terra al cielo, dalle nostre piante dei piedi alla sommità del capo. La naturale connessione fra materia e spirito ha una sede fisiologica.

Scrive Vanda Scaravelli:

Senza quel magico flusso vitale che sale dai talloni fin sulla sommità della testa, che porta energia e ordine al cervello, al cuore e, di conseguenza, a tutto il mondo circostante, il nostro cervello perde la connessione, si isola nel vuoto. La connessione è fondamentale: tra terra e cielo, tra materia e cervello. Essa unisce l’umano con il divino e la pesantezza con la leggerezza del corpo. La Connessione è un prodotto della forza di gravità, che nelle piante e negli alberi corrisponde a quel movimento che parte dalle radici e sale verso il sole” (p. 113)

Ho ‘incontrato’ il bellissimo libro di Vanda Scaravelli una decina di anni fa, e questa lettura ha influenzato il mio modo di praticare yoga conducendomi a Dona Holleman, che mi ha insegnato l’uso dei piedi e degli archi naturali del corpo, che raccolgono l’energia di rimbalzo dalla terra per supportare il peso del corpo, attraverso un’azione osteoarticolare e muscolare connessa intimamente con il respiro. L’energia di rimbalzo attiva il centro dell’equilibrio interno situato fra il pavimento pelvico e il basso addome. In questo modo il movimento del respiro attraversa la colonna vertebrale come un’onda e crea spazio tra le vertebre, il corpo si allunga e si allinea con la gravità, liberandosi da tensioni profonde che caratterizzano e influenzano la personalità, è un metodo di “integrazione” che permette ad ognuno di “sentire” quale sia il modo migliore di praticare yoga, rendendo il corpo fluido e la mente aperta.

Successivamente la ri-lettura del libro di Vanda Scaravelli, la pratica con Rossella Baroncini, sua allieva diretta, e l’insegnamento di Dona Holleman hanno fatto sì che io comprendessi (o meglio il mio corpo comprendesse) pienamente il significato e le implicazioni della vitale connessione fra terra e cielo.

Provo gratitudine e riconoscenza verso queste insegnanti che mi hanno influenzato. Grazie a loro ho ritrovato la forza e la gioia di continuare ad insegnare yoga, e di dedicarmi con rinnovato entusiasmo al benessere dei miei allievi, anche in questo difficile e complesso momento in cui ho dovuto ‘imparare’ a far lezione on-line, anche se spero che al più presto si possa tornare alla benefica relazione in presenza.
La natura ci ha dotato di tutte le risorse necessarie per superare momenti di grande incertezza, la nostra vera forza è la capacità di affrontare quello che non ci aspettiamo aprendoci a nuove modalità di relazione.  Lo Yoga può essere un sostegno in questa situazione: praticarlo con continuità sviluppa in noi stabilità e creatività. A noi resta la volontà di sperimentare creativamente le sue potenzialità.


Buona pratica